Costruire con la paglia: vantaggi e costi

La crisi delle costruzioni e l’avvento delle più moderne forme di architettura sostenibile ed ecocompatibile hanno portato a riscoprire antichi materiali ritenuti erroneamente poco validi e di conseguenza dimenticati, tra cui la paglia.

La paglia è un materiale naturale il cui utilizzo contribuisce ad ottenere ambienti salutari e naturali, privi di inquinanti abitualmente presenti tra le mura domestiche. La tendenza a realizzare edifici sempre più sigillati con lo scopo di limitare le dispersioni termiche, limita la ventilazione degli ambienti ed impedisce ai Composti Organici Volatili (VOC), elementi tossici presenti tra l’altro nelle finiture e nei prodotti usati per la cura della casa (detersivi, spray, vernici, colle dei mobili, solventi ecc.) di disperdersi.

CASE IN PAGLIA A KM 0: UN ESEMPIO IN UMBRIA

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Bisogna anche considerare però che come diceva Paracelso, medico svizzero del Rinascimento: “tutte le sostanze sono tossiche; solo la dose fa la differenza tra un veleno ed un medicamento”.  Nessun allarmismo quindi, ma uno studio condotto dall’Indoor Environment Management Branch, teso a determinare il rapporto indoor/outdoor tra le concentrazioni e le esposizioni relativamente a diversi inquinanti dell’aria, ha supportato l’ipotesi che l’esposizione indoor alla maggior parte degli inquinanti considerati supera notevolmente quella outdoor; le concentrazioni indoor riscontrate sono generalmente da 1 a 5 volte maggiori e l’esposizione indoor è da 10 a 50 volte superiore all’esposizione outdoor.

Ecco che quindi, tra le principali fonti di inquinamento indoor compaiono anche i materiali da costruzione, gli arredi  (es. mobili fabbricati con legno truciolare o trattati con antiparassitari, moquettes, rivestimenti), colle, adesivi e solventi e la cattiva manutenzione dei sistemi di condizionamento, che possono divenire terreni di coltura per muffe ed altri agenti biologici, diffondendoli nell’intero edificio.

Le case di paglia si configurano quindi come la potenziale “nuova” frontiera del costruire sostenibile e “salutare”.

Già negli Stati Uniti furono realizzate nella seconda metà del 1800 le prime case di paglia con balle al posto dei mattoni dai coloni bianchi che pensarono di utilizzare il materiale di scarto delle loro coltivazioni di grano non avendo a disposizione altri materiali per realizzare le loro case. La paglia li isolava sia termicamente che acusticamente ed essendo compressa nonché ulteriormente rivestita con intonaco, non prendeva fuoco. La copertura era in terra cruda evitando così infiltrazioni e umidità all’interno.

I costi di una costruzione in paglia

La materia prima è piuttosto economica: in genere la singola balletta di paglia pesa circa 17 kg e costa tra € 1,50 e € 3, molto meno di qualunque altro isolante. Si impiegano circa 2 ballette per costruire 1mq di muro, quindi il costo è quasi 5 €/mq di parete (intonaco escluso), a cui va aggiunta l’incidenza della struttura portante. Inoltre, nelle regioni in cui la paglia è facilmente reperibile, si risparmia sui costi di trasporto, spesso quasi azzerati. I costi per i materiali da costruzione si mantengono quindi piuttosto bassi.

Anche i costi per la manodopera per la costruzione non sono elevatissimi, anche considerando che la paglia si presta molto all’autocostruzione (la posa in opera è molto veloce ed è necessaria manodopera istruita ma non specializzata).

Anche il costo di gestione di un edificio in balle di paglia è molto più basso rispetto a un edificio tradizionale. Il vantaggio economico si nota nel tempo, risparmiando quasi il 75% dei costi energetici per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti. Nel caso poi che l’edificio sia progettato secondo i principi di bioclimatica è persino possibile portare a zero le spese eliminando gli impianti.

Piccolo esempio di questa nuova tendenza, che sta prendendo piede da qualche anno, è una casa per le vacanze di 70 metri quadri realizzata in Puglia nel territorio di Conversano in provincia di Bari.

caption: foto da specialistaenergiaverde.com

caption: barinedita.it

In questa villa non esistono spigoli, ma solo forme tondeggianti e curve. Le pareti perimetrali, con una struttura portante in legno, sono state realizzate con un tamponamento in 120 balle di paglia di 40 centimetri per 40 rivestite dall’esterno con cinque centimetri di terra cruda sabbia e calce posati a strati alternati ed all’interno da terra cruda e calce.  I vani (cucina, due camere da letto ed un bagno) seppur piccoli, sono ariosi e ben illuminati. Rami di ulivo intrecciati e riempiti di paglia con rivestimento in terra cruda e calce fungono inoltre da protezione sulle finestre.

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Strutture temporanee all’aperto, quando serve il permesso di costruire?

31/07/2015 – Manufatti leggeri, camper e roulotte usati come abitazioni non avranno bisogno del permesso di costruire. La Corte Costituzionale con la sentenza 189/2015 ha dichiarato illegittimo l’articolo 41, comma 4, del decreto del Fare (DL 69/2013).
 
Il Decretro del Fare, impugnato dalla Regione Veneto, considerava come interventi di nuova costruzione l’installazione di manufatti leggeri, anche prefabbricati, e di strutture di qualsiasi genere, quali roulottes, campers, case mobili, imbarcazioni, utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, oppure come depositi, magazzini e simili, non diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee, anche se installati, con temporaneo ancoraggio al suolo, all’interno di strutture ricettive all’aperto. Da questa classificazione derivava l’obbligo di richiedere il permesso di costruire per la loro realizzazione.

Dopo l’impugnativa, la Corte Costituzionale ha stabilito che la disposizione contenuta..
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Energie rinnovabili e autoconsumo: presa di posizione dell’UE

Sotto il titolo “Transforming Europe’s energy system – Commission’s energy summer package leads the way”, la Commissione Europea ha presentato un pacchetto di proposte per migliorare le condizioni dell’offerta d’energia per uso domestico. Si tratta di un nuovo modello del mercato elettrico europeo che prevede di aggiornare l’etichettatura dell’efficienza energetica e rivedere il Mercato dei Crediti di carbonio.

RIVOLUZIONE ENERGETICA: il PIANO AZIONE PER L’ENERGIA SOSTENIBILE

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Nel comunicato stampa, pubblicato il 15 luglio 2015 nel sito della UE, è possibile scaricare i vari documenti sulle diverse azioni programmate che vedremo brevemente in seguito:

1. Diritto del cittadino a percepire una retribuzione per l’elettricità versata in rete.

Tale retribuzione per la cessione in rete degli eccedenti dell’energia dovrà però tendere gradualmente al prezzo di mercato. In Italia abbiamo lo “scambio sul posto” e la “tariffa omnicomprensiva”, due meccanismi pensati per favorire rispettivamente le famiglie e le imprese. In Spagna, a meno che il consumatore diventi impresario e adempia alle stesse procedure burocratiche e fiscali proprie di una utility, è costretto a regalare le eccedenze d’energia prodotta all’ENEL (l’ente italiano è il principale azionista della omologa spagnola ENDESA).

caption: Una delle centrali a carbone rilevate dall'ENEL in Spagna. Immagine tratta dalla pagina web della controllata Endesa, che presenta questo ecomostro costruito sulle rive del Mediterraneo come gestito nel rispetto dell'ambiente in quanto "certificato ISO 14001" dall'ente spagnolo di normazione AENOR.

2. Eliminare le barriere burocratiche e amministrative per l’autoconsumo energetico.

Finalmente la Commissione Europea riconosce ufficialmente che le procedure amministrative e autorizzative complesse, e ingiustamente onerose, sono una barriera allo sviluppo delle energie rinnovabili. Pertanto, chiede ai governi nazionali l’istituzione di procedure semplificate per i piccoli impianti, in particolare la semplice comunicazione d’inizio lavori anziché la richiesta d’autorizzazione. La proposta di Bruxelles arriva in un momento in cui la Spagna ha reso, ormai da alcuni anni, virtualmente impossibile l’autoproduzione domestica di energia da qualsiasi fonte e, in controtendenza al resto del mondo industrializzato, l’attuale governo Rajoy prepara inoltre delle misure per impedire perfino l’accumulo elettrico in batterie durante le ore vuote, per il suo ulteriore utilizzo nelle ore di punta e anche per vietare gli impianti domestici autonomi (composti cioè da pannello fotovoltaico e/o generatore microeolico + batterie): ancora una misura a favore della lobby ENDESA-ENEL.

3. No a tasse e pedaggi discriminatori. 

Sebbene la Commissione Europea preveda una riduzione del gettito necessario per coprire i costi operativi della rete elettrica dovuta alla diffusione massiva dell’autoconsumo energetico, non propone oneri o tasse discriminatorie, né sull’ energia versata in rete e né sull’autoconsumo. Il documento propone una revisione della struttura delle tariffe elettriche affinché risultino più eque e trasparenti. “Casualmente”, la direttiva di Bruxelles arriva in un momento in cui, in Spagna, l‘amministrazione Rajoy vuole istituire la “tassa al sole”: 40% di tasse sull’energia autoprodotta, non solo quella versata in rete ma pure su quella autoconsumata, con il fine di compensare Endesa-ENEL per il mancato guadagno. Ne più e ne meno di quanto già accade in Italia, dove i consumatori pagano in bolletta gli incentivi alle rinnovabili che poi incassano perlopiù grossi gruppi di capitale, Banche e multinazionali. La buona notizia è che l’iniqua “tassa al sole” è stata bloccata da una massiccia raccolta di firme promossa da Aavaz, una piattaforma di cittadini, che in poco tempo è riuscita a fare collassare la casella di posta del ministro spagnolo dell’energia, José María Soria. Ora il governo spagnolo ha fatto leggermente marcia indietro, “scoprendo” che i massicci aumenti delle tariffe elettriche dell’anno scorso consentono al sistema elettrico nazionale (Endesa-ENEL, ma anche altri operatori minori) di ridurre del 2% la bolletta (strategicamente prima delle elezioni). Inoltre, l’emendamento alla bozza di decreto prevede anche la riduzione degli adempimenti burocratici per gli impianti di autoproduzione con potenza inferiore a 10 kW. Si tratta dunque di un piccola vittoria dei cittadini, un ottimo esempio che noi italiani dovremmo imitare.

4. Se si dovessero applicare cambiamenti alle tariffe o altri aspetti normativi, questi non potranno essere retroattivi.

Tale situazione di abuso legislativo non è ignota a noi italiani, mentre in Spagna è diffusa sin dai tempi dell’amministrazione Aznar. La retroattività era anche prevista nella bozza del  Real Decreto che, oltre ad istituire la ”tassa al sole”, avrebbe reso illegali a posteriori tutti gli impianti fotovoltaici autonomi già esistenti, costringendo i proprietari a riallacciarsi ad Endesa-ENEL.

5. Consentire l’autoconsumo energetico alle comunità di vicini e alle zone industriali e artigianali.  

La Commissione Europea considera fondamentale garantire un quadro normativo stabile che consenta l’aggregazione della domanda elettrica e l’autoproduzione condivisa, intesa come unione di vari produttori/consumatori, includendo lo stoccaggio d’energia condominiale o consortile. In Italia, i vincoli burocratici per la realizzazione di reti  private elettriche, di gas o di teleriscaldamento, sono quasi  insuperabili. In Spagna, la bozza di Real Decreto de Autoconsumo imponeva che il produttore ed il consumatore fossero la stessa persona, eliminando ogni possibilità di partecipazione dei gruppi di singoli cittadini nel settore energetico.

6. Promuovere lo stoccaggio decentralizzato delle energie rinnovabili. 

Lo stoccaggio decentralizzato dell’energia è fondamentale per armonizzare la produzione e la domanda d’elettricità. Inoltre, aumenta la capacità d’autosufficienza energetica dei cittadini e, in ultima istanza, anche la resilienza energetica di un Paese. Lo stoccaggio, dovrebbe dunque essere una priorità nazionale, ma per le utilities rappresenta una doppia minaccia: da una parte verrebbero a meno gli argomenti che giustificano gli incassi dell’ENEL (e in generale di tutte le aziende elettriche del mondo) per gli oscuri concetti definiti come “perequazione”, voci di spesa addebitate in bolletta incontestabili proprio per la poca trasparenza del metodo di calcolo utilizzato dal gestore e l’impossibilità di verificare i dati. In secondo luogo, perché la diffusione capillare di banchi di batterie rende inutile la costruzione di nuove centrali (spesso a combustibili fossili), che è parte del business delle compagnie elettriche, delle loro società d’ingegneria controllate e delle consorziate petrolifere e carboniere.        
In Europa l’unico governo ad avere una politica coerente e corretta in materia di accumulo dell’elettricità forse è quello tedesco. Infatti, concede ai suoi cittadini fino al 30% di bonus fiscale e prestiti agevolati per l’acquisto di batterie fino a 30 kWh di capacità per l’autoconsumo.  

7. Il diritto alla produzione energetica per autoconsumo è di tutti i consumatori, e in particolare i più vulnerabili.  

La Commissione Europea chiede l‘istituzione di strumenti finanziari che rendano possibile l’accesso alla produzione energetica per autoconsumo per tutti i consumatori, e in particolare per le fasce più deboli economicamente.

In altri termini, la direttiva arriva proprio quando la bozza del Real Decreto spagnolo doveva rendere incompatibile l’autoconsumo di energia rinnovabile, con il beneficio della “tarifa regulada” (uno schema tariffario simile alla nostra tariffa “maggiore tutela”)  comportando la perdita del diritto al Bono Social (l’equivalente del bonus energia per cittadini con reddito complessivo inferiore alla soglia di povertà). 

Si suole dire che la Spagna e l’Italia siano cugine. Curiosamente, il proverbio latino “Barbam propinqui radere, heus, cum videris, prabe lavandos barbula prudens pilos” sussiste nel castigliano come “Si las barbas de tu vecino ves cortar, pon las tuyas a remojar” (Se vedi tagliare la barba al tuo vicino, metti la tua a mollo), mentre è sparito dall’italiano moderno. A dimostrazione che nei secoli, i baroni, monarchi, dittatori e tiranni travestiti da democratici che hanno governato il Bel Paese, sono stati più abili dei loro colleghi spagnoli nell’assopire la coscienza collettiva, al punto di creare un popolo di “miopi globali”. La “tassa al sole”, l’IVA sulle imposte regionali, la perequazione, gli inceneritori che producono la maggior parte della loro energia bruciando plastica, carta, cartone e rifiuti industriali ma prendono gli incentivi come se bruciassero biomassa vergine (vedasi CIP6) le paghiamo da anni, ma nessun movimento civico ha mai spinto un governo fino a farlo tornare sui suoi passi e ottenere perfino una posizione chiara da parte della UE.

Amici lettori, rimaniamo vigili, non è da escludere che la casta nostrana tenti di rifilarci un’atra “tassa sul sole” nascosta in qualche decreto “salvaqualcosa” in qualsiasi momento, specialmente ora che le ferie di agosto sono vicinissime.

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Una scocca in polipropilene leggera e riciclabile

Pola Light, la nuova seduta Crassevig

31/07/2015 – ​Pola Light è la sedia con la quale Crassevig ha confermato la sua propensione alla ricerca di soluzioni che soddisfino il mercato, non solo dal punto di vista stilistico e dell’ergonomia, ma anche della praticità e del valore aggiunto percepito dal cliente. 

 
Creata nel 2014 con l’intento di offrire un prodotto più leggero nel peso e nel contenuto, molto resistente e rivolto ad un target più ampio, capace di apprezzare il design più raffinato.  

 
Pola Light viene proposta nella versione sgabello in cui alla leggerezza del polipropilene – materiale riciclabile – si affianca la naturalità del… Leggi l’articolo

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Una location accogliente nel cuore delle Alpi Bavaresi

B&B Italia per il nuovo Schloss Elmau Retreat – Luxury Suites & Spa

31/07/2015 – Schloss Elmau, lussuoso resort situato nel cuore delle Alpi Bavaresi, ha scelto gli arredi B&B Italia per accogliere i leader del “G7”.
 
Dotato di un fascino d’altri tempi eppure modernissimo, lo Schloss Elmau è una location esclusiva con interni maestosi e al contempo intimi. Appartiene allo stesso complesso il nuovo Schloss Elmau Retreat – Luxury Suites & Spa – inaugurato lo scorso marzo. Un hotel nell’hotel con 47 suite, ristoranti, aree lounge, biblioteca, terrazze panoramiche, spa, per offrire agli ospiti un’esperienza unica. 

 
In questo contesto prestigioso si inseriscono perfettamente gli arredi… Leggi l’articolo

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Lavori in casa, ancora 5 mesi per usufruire dei bonus 50% ed ecobonus 65%

30/07/2015 – C’è tempo fino al 31 dicembre 2015 per ristrutturare ed effettuare interventi per l’efficientamento energetico della propria abitazione, usufruendo delle detrazioni fiscali. Molti sanno che esistono gli incentivi, ma non sanno precisamente chi ne può beneficiare e soprattutto quali interventi possono usufruire dell’ ecobonus 65% e quali del bonus 50%.

In linea generale si può affermare che le agevolazioni consistono in una detrazione dall’Irpef (l’imposta sul reddito delle persone fisiche) o dall’Ires (imposta sul reddito delle società) delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2015. La detrazione inoltre deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo, nell’anno in cui è sostenuta la spesa e in quelli successivi.

SCARICA LA GUIDA EDILPORTALE ALLA DETRAZIONE FISCALE DEL 65%

SCARICA L’INFOGRAFICA EDILPORTALE SULLE DETRAZIONI FISCALI
 
Bonus 50%:..
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Rischio idrogeologico e scuole, l’Anticorruzione controllerà 16 cantieri

30/07/2015 – L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) controllerà 16 cantieri di risanamento idrogeologico e di messa in sicurezza delle scuole, scelti a campione tra quelli che hanno usufruito delle procedure semplificate previste dallo Sblocca Italia (Legge 164/2014).
 
I controlli Anac sulle opere urgenti
I controlli riguarderanno 16 interventi di risanamento idrogeologico, adeguamento antisismico e messa in sicurezza degli edifici scolastici di importo variabile tra circa 40 mila e 3 milioni di euro. Si tratta di lavori appaltati dalle Amministrazioni con l’affidamento diretto o con la procedura negoziata senza pubblicazione del bando.

Tra i cantieri da verificare ci sono i lavori urgenti per il recupero dei decori negli scavi di Pompei, le ristrutturazioni di alcune scuole, la costruzione di un argine in Toscana e la pulizia dei litorali dopo le alluvioni sul Gargano. Scarica l’elenco
 
Il campione estratto dall’Anac..
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ARUP: l’edificio in legno BSkyB premiato dal Wood Architecture Award

L’edizione 2014 del premio Wood in Architecture Award ha visto sul gradino più alto del podio ARUP Associates per la realizzazione in suolo londinese dell’edificio Sky Believe in Better Building: completato in un solo anno rappresenta la più alta struttura lignea del Regno Unito.

GRATTACIELI: SARÀ IN LEGNO QUELLO PIÙ ALTO DEL MONDO

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Il sistema tecnologico adottato per il BSkyB è in lamellare CLT (Cross Laminated Timber), cioè costituito da strati di legno massiccio essiccato, sovrapposti in modo incrociato ed incollati tra loro con l’ausilio di colle ecologiche prive di formaldeide. Un sistema che permette di avere una buona insonorizzazione e resistenza ad eventi sismici. Grazie alle dimensioni elevate dei pannelli che possono arrivare fino a 2,95 m di larghezza e 16 metri di lunghezza, la messa in opera viene eseguita in tempi minimi con una riduzione notevole del numero di giunti. L’involucro esterno, in vetro lucido, lascia trasparire all’esterno l’innovativa anima di legno.

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La gradinata è un elemento importante dell’intera costruzione, va a costituire una forte linea spezzata sporgente che caratterizza tutto il prospetto frontale: inizia a terra e sale con andamento irregolare attraverso l’atrio a tripla altezza. Ai piani primo e secondo la sua larghezza è maggiore perché incorpora spazi d’incontro e di sosta in costante comunicazione visiva con l’esterno.

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Gli uffici sono spazi flessibili facilmente convertibili in aule interattive, sale per riunioni o particolari eventi aziendali. Il grande open space è stato pensato con l’intento di conferire agli spazi per la socialità la stessa importanza di quelli per il lavoro.   

L’edificio è un ottimo esempio di architettura sostenibile, anzi può essere definita architettura oltre il sostenibile. Quel gradino in più è dato da un progetto che si concentra sulla creazione di condizioni specifiche, attente alla salute e al benessere della persona: i principi emergenti del wellness, un’evoluzione in senso olistico del fitness, una nuova filosofia di vita che punta alla rigenerazione, all’armonia tra mente, corpo umano ed ambiente.

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Gliss Master: funzionalità e purezza delle forme

Ante in vetro o a scomparsa per l’armadio Molteni&C firmato Vincent Van Duysen

30/07/2015 – Molteni&C leader nella ricerca di soluzioni abitative tecnologicamente ed esteticamente all’avanguardia presenta Gliss Master, progetto di Vincent Van Duysen. Gliss Master nasce dalla volontà di presentare una nuova serie di armadi concettualmente all’avanguardia sia tecnologicamente che sotto il profilo estetico.

Gliss Master rappresenta una felice combinazione tra purezza delle forme, uso dei materiali e tecnologie esclusive che si compongono armoniosamente per dar vita ad un progetto funzionale, dove l’aspetto visivo e tattile riveste grande importanza, seguendo due nuove tendenze oggi diffuse nell’abitare: il mimetismo, ossia l’armadio… Leggi l’articolo

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Marmo di Carrara, Pietra Serena, pavimenti in legno anticati

Nel cuore di Firenze nasce l’Hotel Spadai

30/07/2015 – Il glorioso Rinascimento è stato la fonte di ispirazione primaria per gli interni dell’Hotel Spadai di Firenze. Lo studio di progettazione Franco Bernardini, che ha firmato il progetto, ha voluto interpretare il fermento artistico di questo periodo affidandosi a materiali che si distinguevano non solo per la capacità di rispondere ai requisiti tecnici e normativi, ma anche per il radicamento alla storia della città: dal marmo di Carrara alla Pietra Serena, dalla consuetudine di applicare rivestimenti tessili alle pareti al vetro eglomisé.

 
Interprete d’eccezione dei pavimenti è stata la collezione in gres porcellanato Royal… Leggi l’articolo

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Ricorda la gonna di una ballerina la lampada Étoile firmata Slamp

LED e Lentiflex® in perfetto equilibrio su forme asimmetriche

30/07/2015 – Ricorda la gonna di una ballerina, che si solleva e si piega seguendo le movenze di una danza, la lampada Étoile firmata Slamp.

La luce è complice della materia: insieme partono dal cuore e raggiungono le superfici più esterne propagando nell’ambiente un’esplosione di energia e teatralità.
 
Totalmente realizzata in Lentiflex®, racchiude potentissimi LED: direzionati verso il soffitto, per creare una luce rilassante; riuniti al centro, per far splendere le sue superfici; indirizzati verso il basso, per accendere di luce un tavolo o un mobile. 

 
Protagonista indiscussa della scena, in perfetto equilibrio… Leggi l’articolo

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Opere contro il dissesto idrogeologico, a settembre le linee guida del Governo

29/07/2015 – Divieto assoluto di cementificazione e di restringimento delle sponde fluviali, rinaturalizzazione dei tratti fluviali e analisi accurate prima della progettazione.
 
Queste alcune norme che saranno contenute nelle nuove linee guida, in corso di predisposizione dalla Struttura di Missione #italiasicura, per la progettazione delle oltre 7000 opere previste dal piano nazionale di prevenzione e contrasto al dissesto idrogeologico.
 
Il 27 luglio scorso si è svolta, con il coordinamento di Mauro Grassi (direttore di #italiasicura) e Gian Vito Graziano (Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi e coordinatore del lavoro sulle linee guida per #italiasicura), la riunione con tutti gli attori attivi nella redazione del documento finale: Ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture, Consiglio superiore dei Lavori Pubblici alla Protezione Civile, Ispra, Associazione dei Consorzi di Bonifica, Centro italiano per riqualificazione fluviale, Consiglio..
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