Non un intervallo ma il momento più sincero della vita. A scandire l’attesa, il battito di un cuore, nascosto, misterioso. L’installazione realizzata per il Salone del Mobile 2025
10/04/2025 – La dolce attesa (pad. 22-24), il progetto-installazione del regista Paolo Sorrentino per il Salone del Mobile 2025 è un’esperienza che trasforma lo spazio in un controcampo di emozioni sospese, in un limbo di suggestioni visive e sonore, giocando sul confine tra due verbi. Ce n’è uno, attendere, che non significa stare fermo. Attendere è volgere lo sguardo, tendere verso. Inseguire, senza correre. E c’è l’altro, quello sbrigativo, perentorio: aspettare. Che mette ansia. Il piede che batte nervoso, l’occhio sull’orologio, il tempo che non passa. Aspettare è lo stato d’animo dell’insofferenza. L’attesa, invece, è una dimensione. Un luogo in cui qualcosa può accadere. Un tempo di transizione. $Leggi l’articolo