Qualità, comfort e personalizzazione per spazi contract

Le ultime novità Alma Design a Host 2015

26/10/2015 – Generator Hostel Barcelona, Museo delle Arti Islamiche, Lake Geneva Hotel, Headquarter Volksbank di Bolzano sono solo alcuni dei progetti internazionali che hanno utilizzato gli arredi Alma Design. La corretta interpretazione degli ambienti contract mediante prodotti che sappiano esprimere requisiti di durata, qualità, comfort, è l’obiettivo perseguito da sempre dall’azienda, che affronta ogni ampliamento di gamma o le novità a catalogo con un’estrema attenzione verso le esigenze espresse dagli spazi collettivi. Tutto è immaginato per assecondare, se non addirittura anticipare, i requisiti imposti da questi luoghi: capacità… Leggi l’articolo

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Magis sponsor dell’evento ‘Le immagini della fantasia’

Un ampio sguardo sul mondo dell’illustrazione per l’infanzia

26/10/2015 – Magis è lieta di supportare la 33° edizione di Le immagini della fantasia, inaugurata il 24 ottobre 2015 a Sarmede. La Mostra offre da sempre un ampio sguardo sul mondo dell’illustrazione per l’infanzia, proponendo espressioni artistiche di spicco, per innovazione estetica e ricchezza narrativa.

La Casa della fantasia accoglie ogni anno centinaia di illustratori, autori, editori e libri che raccontano il panorama internazionale in tutta la sua straordinaria varietà, e confermano il valore del libro illustrato come strumento di conoscenza e veicolo di bellezza.

Un intenso dialogo con il settore dà origine a molteplici sezioni espositive… Leggi l’articolo

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Rainmaker: un unico elemento cromato da fissare a parete

Hansgrohe. La doccia cambia…materialmente

26/10/2015 – E’ in vetro il diffusore del nuovo Rainmaker Select, il primo soffione doccia Hansgrohe da installare a parete (non a soffitto). Un unico elemento cromato rettangolare (58×26 cm) con 230 ugelli per un ricco getto a pioggia e un erogatore a fessura per dare vita a una lama d’acqua (Rain Flow). 

Particolare il getto ‘Mono’ centrale: puntuale ma morbido, pensato per accelerare il risciacquo dei capelli e rigenerare il cuoio capelluto.
Rainmaker Select è facile da pulire: per la prima volta la superficie dell’erogatore può essere rimossa e perfino essere posta in lavastoviglie. 

HANSGROHE su ARCHIPRODUCTS… Leggi l’articolo

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Daikin presenta la nuova gamma ‘Mini VRV IV’

Impatto visivo limitato, flessibilità di installazione, alta efficienza energetica

26/10/2015 – Daikin Italy, filiale della multinazionale giapponese leader  mondiale nel settore della climatizzazione, lancia in Italia i nuovi “Mini VRV IV”, sistemi per applicazioni residenziali e piccolo-commerciali.
La gamma comprende due linee – Serie S e Serie i – che rappresentano le soluzioni VRV più compatte e leggere di sempre. A dispetto dell’impatto visivo limitato e delle dimensioni ridotte, i nuovi Mini VRV IV Daikin vantano la stessa tecnologia presente nella gamma VRV IV: sono perciò adatti quando lo spazio esterno è contenuto o non disponibile, e al contempo risultano particolarmente efficienti, versatili e silenziosi.

Serie… Leggi l’articolo

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Accessibilità universale delle costruzioni: progettare per le disabilità

L’architettura deve necessariamente tenere in considerazione le esigenze di utenti che non possiedono, o possiedono solo in parte, le abilità necessarie alla fruizione completa e sicura dell’organismo edilizio. Analizziamo quindi i riferimenti normativi per l’accessibilità delle costruzioni, e dei progetti che dimostrano che è possibile garantire la fruibilità delle opere ai disabili senza rinunciare al valore architettonico dell’opera. 

In copertina: rampe a Venezia.

PASSERELLE IN LEGNO PER LA FRUIBILITÀ DELLA COSTA

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Riferimenti legislativi per l’accessibilità delle costruzioni

La legislazione italiana regola l’accessibilità delle costruzioni mediante il D.M.236/89 che stabilisce in modo preciso alcuni parametri. Il decreto infatti distingue le costruzioni in tre categorie di fruibilità:

  1. Accessibilità. Con “accessibilità” si intende la possibilità per persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale di raggiungere l’edificio e le sue singole unità immobiliari e ambientali, di entrarvi agevolmente e di fruire di spazi ed attrezzature in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia.
  2. Visitabilità. Con questa seconda categoria, la visitabilità, il legislatore intende la possibilità, anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di accedere agli spazi di relazione e ad almeno un servizio igienico di ogni unità immobiliare. In altre parole, la persona può accedere in maniera limitata alla struttura, ma comunque le consente ogni tipo di relazione fondamentale.
  3. Adattabilità. Per adattabilità si intende la possibilità di modificare nel tempo lo spazio costruito, intervenendo senza costi eccessivi, per rendere completamente e agevolmente fruibile lo stabile o una parte di esso anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale.

Esempi di buona progettazione

caption: Il “Padiglione Infanzia” progettato da Esaù Costa Perez, Milano.

Per le nuove costruzioni, oltre a queste caratteristiche normate per legge, si parla oggi sempre più di accessibilità universale. Per accessibilità universale si intende l’accessibilità di un edificio da parte di tutte gli utenti indistintamente, senza relegare la funzione di “superamento della barriera architettonica” a espedienti costruttivi o impiantistici che tendono ad “ospedalizzare” l’edificio, discriminando le diverse tipologie di utenti.

Facile da capire è che una rampa ben progettata è fruibile sia da persona con normale mobilità che da persona disabile mentre una scala corredata di montascale laterale risulta scomoda per il disabile, costosa in termini impiantistici e non soddisfacente dal punto di vista estetico.

caption: passerelle pedonali nei Mercati Traianei dello studio Nemesi, Roma.

Alcuni esempi di buona progettazione in tal senso possono essere riscontrati nel “Padiglione Infanzia”, progettato a Milano dallo studio spagnolo Esaù Costa Perez (2014) o nel sagrato della chiesa della Parrocchia della Madonna di Fatima a Torino dell’architetto Andrea Bella.

Per quanto riguarda i luoghi storici e di interesse monumentale esistono validi esempi di progettazione come le passerelle pedonali progettate ai Mercati Traianei a Roma tra il 1999 e il 2001 dallo studio Nemesi o l’organizzazione dei percorsi museali presso il duomo di Aquileia.

Non una sola disabilità

La buona progettazione e la corretta messa in opera deve inoltre tenere in considerazione tutte le disabilità, o almeno il maggior numero possibile. Comunemente infatti siamo abituati a pensare solo alla disabilità motoria di chi non può percorrere le scale e ai relativi presidi che risolvono il problema.

Le disabilità però sono molte e diverse: per esempio la disabilità uditiva o visiva, non necessariamente si parla di cecità completa, può rendere difficoltosa la fruizione di luoghi pubblici invece agevoli per il disabile motorio. Si pensi per esempio a luoghi con scarsa illuminazione, con percorsi poco segnalati o con sporgenze o dislivelli non evidenti dal punto di vista visivo.

Anche nei musei o in particolari esposizioni spesso si ricreano, per creare effetti suggestivi, locali bui o con proiezioni video o specchi talvolta disorientanti già per un utenza visivamente normodotata.

caption: Padiglione Italia a Expo 2015, Milano.

caption: ponte su un canale di Venezia.

Una progettazione che tenga conto di tutto ciò è quindi da auspicare per ogni nuova costruzione, specialmente pubblica o di fruizione collettiva. 

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La trasformazione di Rieselfeld, quartiere ecosostenibile di Friburgo

Il quartiere ecosostenibile Rieselfeld di Friburgo, in Germania, è il frutto di una sfida ecologista: coniugare la necessità dell’amministrazione comunale di nuove abitazioni con la lotta alla cementificazione da parte di associazioni naturaliste per preservare preziosi ecosistemi. Nascono così il quartiere più grande della città e la riserva naturale Freiburger Rieselfeld, 320 ettari totali di cui solo 70 edificati.

In copertina: foto da www.freiburg.de

FRIBURGO: LA RIQUALIFICAZIONE DEL QUARTIERE WEINGARTEN

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caption: foto © WMUD | Willie Miller Urban Design + Planning

Origini e storia del progetto del Rieselfeld

L’area prende il nome dai Reiselfelder ovvero gli impianti per la depurazione delle acque di scarico che hanno occupato la zona per circa un secolo, dal 1895. Adibiti al filtraggio delle acque reflue di tutta la città, gli impianti sono stati dismessi nel 1985 quando un più grande e complesso impianto di depurazione è entrato in funzione a circa 15 km da Friburgo.

L’area è resa edificabile negli anni ‘90 dopo che attente indagini sul sottosuolo avevano evidenziato circoscritti danni ambientali, risanati da un’attenta operazione di bonifica del terreno, ma anche la presenza di flora e fauna degne di protezione. In accordo con gli ambientalisti, le autorità comunali decidono di limitare l’edificazione a meno di un quarto della superficie totale, destinando la restante parte a parchi protetti.

caption: foto © Thomas Kunz

I lavori ad uno dei quartieri più sostenibili di Friburgo partono nel 1994 su progetto curato dalla stessa amministrazione comunale in collaborazione con l’impresa di servizi municipali KE LEG di Stoccarda ( “Gruppo Progetto Rieselfeld”). L’obiettivo è quello di creare un ambiente attivo, con diverse tipologie di edifici ed adatto a tutte le generazioni in cui un’adeguata larghezza delle strade e la presenza di spazi verdi ad ogni isolato fa da contraltare ad un’elevata densità edilizia, necessaria per ridurre al minimo il consumo di suolo.

caption: caption: a sinistra foto © Thomas Kunz, a destra foto © Ingo Schneider

Gli aspetti ecologici della pianificazione e la viabilità

Le linee guida dettate per la pianificazione hanno da subito evidenziato per il quartiere una politica edificatoria volta all’ecosostenibilità. L’orientamento degli edifici e le distanze minime imposte tra i fabbricati sono tali da garantire un’esposizione ottimale, evitando spiacevoli fenomeni di ombreggiamento. Le costruzioni sono tutte a basso consumo energetico, con un fabbisogno che non supera i 65 kWh/mq annui. L’impianto di riscaldamento di tutte le strutture deve essere necessariamente connesso alla centrale di teleriscaldamento di Weingarten così come obbligatorio è l’approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili, in particolare fotovoltaico e pompe di calore.

Un efficiente impianto di depurazione garantisce inoltre il trattamento e recupero delle acque reflue e delle acque piovane.

La linea tramviaria, che attraversa il quartiere lungo la Rieselfeldallee (viale Rieselfeld), costituisce la spina dorsale dell’impianto a maglia ortogonale. Al centro di tale asse, in direzione nord-est, si estende il parco “Grünkeil”, un vero e proprio cuneo verde che penetra all’interno della città e in cui si sviluppano liceo, palestre, scuole elementari, centri di incontro e chiese. Lungo la Rieselfeldallee si trovano anche edifici residenziali: tipologie in linea e a blocco fino a 5 piani che, man mano che ci si sposta verso la periferia, lasciano spazio a case a schiera e abitazioni bifamiliari.

Per disincentivare l’uso delle automobili private e ridurre così le emissioni sono state adottate severe misure per la gestione del traffico, l’uso della bicicletta e dei mezzi pubblici. Lungo l’intera rete stradale vige l’obbligo di precedenza ai pedoni, ai ciclisti e al tram che collega il quartiere con il centro di Friburgo; il limite di velocità è pari a 30 km/h e alcune strade, riservate al gioco, sono totalmente chiuse al traffico; tutte le zone del quartiere inoltre, sono facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici.

friburgo-rieselfeld-d

Una fitta trama di verde scandisce l’intero territorio comunale a diverse scale: i giardini dei vari isolati sono connessi tra di loro e con ampi parchi pubblici attraverso un’infrastruttura verde fatta di viali alberati.

Fiore all’occhiello del sistema è la riserva naturale nella zona ovest di Rieselfeld che, con i suoi 250 ettari, è una delle più grandi della Germania. Un preciso programma di manutenzione ne consente un costante mantenimento mentre nel corso degli anni è stato creato un sentiero naturalistico, per cittadini e turisti, con indicazioni sulla flora la fauna presenti. Lungo tale percorso, tra piante e siepi, sono ancora visibili i resti delle dighe e delle vasche prima utilizzate per la raccolta delle acque di scarico ed ora divenute habitat per erbe selvatiche come papavero, fiordaliso e camomilla. Campi per il pascolo si alternano a foreste umide ben conservate in cui si sono sviluppate specie di uccelli come il beccaccino, il piro piro e l’airone cenerino; anche le cicogne bianche hanno trovato nella riserva zone adatte per la riproduzione.

Un progetto “partecipato”

caption: foto da www.plannersweb.com

Il “Gruppo Progetto Rieselfeld” ha sempre cercato di interagire attivamente con i cittadini promuovendo costantemente la partecipazione della comunità nella progettazione degli sazi urbani; seguendo il principio “più attività, meno amministrazione” hanno anteposto il benessere della comunità agli interessi individuali, cercando comunque di imporsi sul mercato immobiliare di Friburgo. Numerose famiglie ed anziani hanno deciso di trasferirsi a Rieselfeld e tale riscontro positivo ha permesso all’amministrazione di perseguire nuovi obiettivi di sviluppo urbano e politiche ambientali sostenibili.

caption: foto di Fotomaag, via Panoramio

Numerosi gruppi si sono costituiti per promuovere la vita sociale all’interno del quartiere, prime fra tutte l’Associazione K.I.O.S.K. e.V. che ha reso possibile nel 2003 l’inaugurazione del centro d’incontro “Glashaus” (casa di vetro) con annessa la mediateca ed il caffè letterario.

Nel loro motto, “perché la costruzione di un distretto non può essere fatta solo con le pietre!”, è racchiuso un principio fondamentale a cui tutte le città dovrebbero ispirarsi: non sono gli edifici che rendono tale una città, ma gli uomini e le donne che la abitano e i bambini che ne animano le strade, perché l’architettura senza le persone sarebbe solo un contenitore vuoto.

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DIA, la Liguria approva il modello semplificato

23/10/2015 – La Giunta regionale della Liguria ha approvato l’adeguamento, alla legislazione regionale, del modulo unificato statale per la denuncia di inizio attività (DIA) per la pratiche edilizie.

Scarica il modello unificato per la DIA
 
L’adeguamento, proposto dell’assessore all’urbanistica, alla pianificazione territoriale e all’edilizia, Marco Scajola, renderà più semplice avviare una pratica per cominciare un lavoro in edilizia.
 
Modulo semplificato DIA
Il provvedimento, in accordo con quanto previsto dalla Conferenza Unificata del 16 luglio 2015, comporta l’unificazione per tutti i Comuni della Liguria dei contenuti del modulo per la presentazione delle DIA in edilizia, superando così le diversità applicative e favorendo quindi l’operatività di imprese, professionisti e uffici tecnici comunali, evitando diversità nelle richieste.
 
Il modulo potrà essere..
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L’evoluzione degli arredi in legno attraverso la storia degli incastri

Gli incastri sono quei giunti in cui due elementi si collegano tra loro in modo tale che la sporgenza dell’uno possa inserirsi nella cavità dell’altro. Ne esistono di semplici ed estremamente complessi, a seconda del legno da utilizzare e della funzione dell’oggetto che si sta realizzando. 

In copertina: Il porta riviste in multistrato di betulla.

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STORIA ED ORIGINE DEGLI INCASTRI DI LEGNO PER GLI ARREDI

L’arte degli incastri ha attraversato in Italia momenti di grande fioritura, specialmente quando si è espressa come sintesi della creatività di artisti emergenti e le capacità manuali degli abili maestri artigiani. 
In realtà all’inizio del Medioevo i mobili erano molto massicci, lontani dall’essere elaboratamente assemblati: erano costituiti per lo più da assi di legno, blocchi monolitici da collocare dove servisse. Le credenze e gli armadi erano costituiti da semplici assi, le tavole si reggevano, grazie al loro stesso peso, su trespoli. 
I falegnami come li intendiamo oggi nacquero solo dopo, quando furono inventati gli incastri, che consentivano di unire tra loro diversi pezzi a formare oggetti di mobilio più complessi e gradevoli.  
La tecnica di lavorazione del legno tramite incastri si diffuse in Italia grazie all’esperienza ereditata dai falegnami romani che avevano realizzato con il legno opere notevoli come la cattedra di Massimiano a Ravenna e, tra gli altri, un armadietto con cassetti conservato in Vaticano.

(Storia d’Italia e d’Europa. L’Europa barbara e feudale F.Burgarella, S.Chierici, R.Fontaine, M.Guidetti, G.Penco, P.P.Pggio, M.Rouche JACA BOOK)

caption: Cassettiera in multistrato di betulla.

La tecnica dell’incastro è una tradizione molto sentita anche in Giappone, dove il “sashimono“, letteralmente “cose unite”, sin dal periodo Edo (1603-1868) è considerato un modo efficace di assemblare elementi lignei che compongono abitazioni e mobili. Il Sashimono ha dato vita a pezzi di falegnameria non solo perfettamente solidi e funzionali, ma anche estremamente affascinanti. In un’ottica molto moderna, all’epoca dei samurai i mobili dismessi venivano smontati e riutilizzati per altri scopi. 

Quando la tecnologia non era ancora così diffusa e prima dell’avvento delle macchine a controllo numerico, quello dei falegnami era un mestiere la cui importanza era ampiamente riconosciuta. Le macchine a controllo numerico, in grado di operare autonomamente senza l’intervento umano, hanno sempre più messo da parte gli artigiani del legno

caption: Sedia, scrivania con porta computer e lampada.

Con l’avvento della tecnologia infatti, abbassandosi il costo dei manufatti, si sono diffusi sistemi di assemblaggio meccanico e chimico che hanno sostituito il laborioso e creativo lavoro manuale dei falegnami, in grado di realizzare incastri complessi come l’intarsio ed efficientissimi come la nuova linea di Eco arredi RIR.

Oggi il taglio laser ha riportato in voga gli incastri: e la creativita Italiana, la precisione del disegno tecnico e l’affidabilità  delle macchine laser nell’effettuare tagli precisissimi, è tale che, qualsiasi sia la sagoma programmata, la macchina sia in grado di ricrearla, facendo in modo che le due parti da incastrare combacino perfettamente tra loro.

IL TECNICO DEL LEGNO

Per saperne di più su questa tecnica  abbiamo coinvolto Mariano ex falegname e fondatore del marchio RIR, una realtà artigiana che opera nel settore degli arredi in legno e particolarmente attenta alle tematiche di sostenibilità e ambiente. In merito al taglio laser per la lavorazione del legno, Il Tecnico del Legno ci spiega che è da considerarsi come un’evoluzione sostenibile del modo di arredare

anche perché con il taglio laser si evitano alcune lavorazioni classiche fatte con il pantografo o le macchine utensili tradizionali evitando cosi di usare frese e utensili che dovrebbero essere prodotti e poi affilati usando liquidi di raffreddamento e oli emulsionabili non sempre semplici da smaltire.

Ne abbiamo quindi approfittato per sapere di più sulla lavorazione del legno per gli arredi in generale.

La linea di Eco Arredi progettata e distribuita con il marchio  RIR è realizzata con pannelli di multistrato di betulla. Questo legno, proveniente da foreste auto gestite e certificato FSC in classe E1, è tra i multistrati più pregiati ed uniformi  particolarmente resistente perché gli strati del legno dei pannelli sono disposti in maniera incrociata.

Una volta pronti i pannelli, vengono tagliati con il laser, rifilati per evitare scheggiature e armonizzare le forme e assemblati.

Abbracciare la cultura del consumismo non significa necessariamente abbandonare le tradizioni costruttive storiche e per fortuna ci sono realtà italiane che ancora lo dimostrano. 

caption: Cubotti: porta oggetti in pannelli multistrato di betulla.

caption: Porta PC in legno multistrato di betulla.

Le foto ritraggono le creazioni del marchio RIR progettate e realizzate da Il Tecnico del Legno.

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Lavori in casa? Trova i professionisti su Fazland

Se il rubinetto gocciola, il tetto è ridotto a un colabrodo, hai voglia di levigare il vecchio parquet e non sai a chi rivolgerti, Fazland ti aiuta a trovare il professionista che fa al caso tuo. Con oltre 20mila aziende iscritte ed un sito web semplice ed intuitivo, Fazland ha rivoluzionato il mercato dei servizi, spostando su una piattaforma digitale il giallo elenco dei professionisti che si sfogliava per trovare chi si occupasse delle riparazioni al posto nostro.

In copertina: The tool and materials for sanitary work, di Dmitry Bodyaev via Shuttestock.

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Dopo i siti web per lo shopping online, anche i servizi per i lavori in casa hanno un loro spazio nella rete per aiutare a risparmiare tempo e denaro nei lavori di manutenzione delle nostre abitazioni.

La start up nasce per fare incontrare richiesta ed offerta di un mercato che fatica a spostarsi sul digitale. Chi è alla ricerca di un determinato tipo di servizio risparmia tempo e denaro, mentre i professionisti e le imprese del settore, talvolta non grandissimi, riescono ad ottenere visibilità e clienti senza costi fissi e senza spendere troppo tempo davanti al pc.

Perché passare a Fazland? Perché qualsiasi sia il tuo progetto, il portale risponde alle tue richieste in 3 semplici step e ti trova il professionista ideale per metterlo in pratica. Dopo la registrazione, basterà specificare la tua richiesta, confrontare la qualità delle offerte ricevute e scegliere aiutandoti anche con le schede informative dei professionisti a disposizione e delle recensioni lasciate da altri clienti. Fazland esamina per te i profili di aziende e imprese nella tua città e ti permette di confrontare online i preventivi di professionisti che hanno risposto alla tua richiesta di aiuto. Nella scheda delle imprese troverai tutte le informazioni necessarie a scegliere consapevolmente la migliore offerta sul mercato, la storia delle aziende, le loro certificazioni e le referenze. Una volta scelto il professionista, potrai fissare un appuntamento per il sopralluogo, e il tutto gratuitamente.

Un video esplicativo di come funziona Fazland.

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Fazland non è solo un portale di servizi per la casa, i servizi disponibili sul sito sono più di 300 e spaziano dal settore del lavori in casa alla cura della persona e la gestione della tua attività fino all’organizzazione di eventi: dal trasloco casa al commercialista, dall’installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto ad un DJ per il matrimonio, compleanno o qualsiasi altro evento, Fazland sarà la tua mano destra e ti aiuterà a trovare i professionisti migliori per realizzare i tuoi sogni e progetti. 

Inizia subito: richiedi un preventivo su Fazland.

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Architettura swahili: la casa nella foresta che non abbatte gli alberi

caption: © Alberto Heras

In un’ottica fortemente rispettosa della natura nasce il progetto Red Pepper House, una casa immersa nella foresta realizzata dallo studio di architettura spagnolo URKO Sanchez Architects. È un esempio di architettura organica, che dialoga con la storia, la tradizionale architettura swahili e la natura dell’isola di Lamu, in Africa orientale.

In copertina: foto © Alberto Heras

La CASA per vacanze NASCOSTa NDELLA FORESTA

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L’architetto ha il compito di costruire una residenza privata (trasformata poi in hotel di lusso), ma è obbligato a rispettare delle richieste specifiche, dettate dal committente. Lo studio del sito, la necessità di soddisfare le richieste del cliente e il rispetto per l’ambiente, danno vita ad un progetto originale, un giusto mix tra tradizione architettonica swahili e modernità.

Il cliente, Fernando Torres, appassionato di architettura e grande amante della natura, desidera una proprietà che deve:

  • avere una dépendance privata;

  • essere su un unico livello;

  • avere spazi privati e zone più ampie di condivisione;

  • avere un impatto minimo sull’ambiente;

  • essere realizzato secondo tecniche e materiali locali.

La forma unica del progetto, deriva dalla volontà di salvaguardare la vegetazione presente e, quindi, di costruire solo nelle zone non occupate dagli alberi. Questa decisione ha permesso di avere un’alternanza di spazi aperti e chiusi, soleggiati e ombreggiati, tenuti uniti da una copertura continua.

Il progetto si sviluppa in lunghezza su un’area totale di 1500 metri quadri.

caption: © URKO Sanchez Architects

caption: © Alberto Heras

caption: © URKO Sanchez Architectscaption: © URKO Sanchez Architects

Le tecniche e i materiali locali

Il senso dello spazio, le tecniche costruttive e i materiali appartengono alla cultura swahili. La copertura è realizzata mediante l’utilizzo di un telaio in pali di legno di mangrovie, con sovrastante manto in makuti. Queste tipiche “tegole” keniote sono realizzate con foglie di palma di cocco intrecciate e legate tra di loro. Questo tetto tradizionale è utilizzato sia per coprire gli ambienti chiusi che la zona giorno, un enorme patio che ruota attorno a una grande seduta circolare in pietra, luogo progettato come spazio di condivisione e interazione.

Gli unici ambienti chiusi della casa sono le camere da letto, realizzate in pietra corallina e di forma cubica, sul modello delle case sparse presenti sulla costa di Lamu.

 caption: © URKO Sanchez Architects

 caption: © URKO Sanchez Architects

caption: © URKO Sanchez Architects

Accorgimenti ecofriendly 

 Al fine di garantire basse emissioni di carbonio e dato il clima soleggiato dell’isola, il progetto prevede due diversi dispositivi di raccolta di energia solare. Lo scaldacqua solare capta l’energia prodotta dai raggi del sole e la sfrutta per riscaldare l’acqua calda sanitaria, durante tutto il giorno. Le cellule fotovoltaiche garantiscono, invece, la produzione di energia elettrica. L’acqua giunge ai rubinetti e alle docce tramite una torre piezometrica, che sfrutta la gravità e funziona senza bisogno di un sistema di pompaggio.

Le finestre convogliano la brezza marina e i grandi spazi aperti assicurano la ventilazione trasversale. Il caratteristico tetto makuti protegge dal sole e permette di mantenere l’ambiente sottostante gradevolmente fresco nonostante le alte temperature esterne. La stessa funzione isolante è assolta dai muri in pietra corallina, tipici dell’architettura swahili.

Un albergo di lusso, ma con l’aspetto di una villa privata, che colpisce per la sua semplicità e adeguatezza.

caption: © Stevie Mann

caption: © URKO Sanchez Architects

caption: © Stevie Mann

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In the mood for winter…

Il lato più caldo e accogliente della casa Lema

23/10/2015 – La casa Lema è rifugio dell’anima, spazio pensato come un abito sartoriale libero dalle costrizioni, ispirato ad uno stile di vita lontano dal clamore e dalla pretenziosità, votato al massimo comfort emotivo. Luogo votato alla massima personalizzazione, dove i colori e i materiali e – soprattutto – l’incontro tra essi creano arredi dalle forme e dalle finiture ricercate: suggestioni contemporanee di uno stile di vita, quello mediterraneo, essenza del made in Italy. A tracciarne i confini un’allure ovattata dove il lusso resta sempre in sottofondo, ad emergere è un’atmosfera rilassata che conquista per l’impeccabile qualità… Leggi l’articolo

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Il radical design italiano a Dubai

Gufram alla Dubai Design Week dal 27 al 30 ottobre

23/10/2015 – In occasione della Dubai Design Week, Gufram espone il meglio della sua produzione all’interno di Downtown Design, la piattaforma commerciale più importante per il Medio Oriente in cui buyer, designer e addetti ai lavori possono scoprire i prodotti e i brand più innovativi.
 
Dal 27 al 30 ottobre 2015 Gufram sarà a Dubai per presentare per la prima volta al mercato mediorientale il radical design italiano, fenomeno stilistico e culturale di cui Gufram è storicamente riconosciuta come tra i più importanti rappresentanti.

 
Negli spazi del Design District il pubblico potrà ammirare alcune icone come il divano Bocca… Leggi l’articolo

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Resina, ceramica, rovere

Tradizione e tecnologia per la collezione bagno Arcadia by Cielo

23/10/2015 – Il calore e l’eleganza del legno incontrano forme essenziali di assoluta contemporaneità in Arcadia, l’ultima proposta di CIELO, realtà produttiva di eccellenza in cui il recupero della tradizione manifatturiera italiana, unito alla più avanzata ricerca tecnologica, dà vita a collezioni di design per il bagno contemporaneo che racchiudono in sé l’unicità del fatto a mano. 
Arcadia – firmata dallo Studio APG e 100% made in Italy – è composta dalla vasca Cibele, dal mobile lavabo freestanding Tiberino e da una serie di specchiere.

Dal forte impatto estetico, Cibele è una vasca in LivingTec, resina… Leggi l’articolo

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